24 Gennaio, Anno
del Signore 1696,
in un editto di Guglielmo III d’Inghilterra, il
capitano di vascello Thomas Tew è stato dichiarato “Pirata” mentre solca le
acque dell’Oceano Indiano. Nelle stesse acque naviga, a bordo dell’Adventure
Galley, William Kidd che soltanto un anno prima aveva ricevuto dal Duca Di
Bellamont, governatore di New York e Massachusets, una lettera di marca
dello stesso Re d’Inghilterra che lo autorizza a depredare le navi francesi
e gli impone di dare la caccia a quanti fossero riconosciuti colpevoli del
reato di Pirateria.
Nella foresta del Madagascar, con le navi alla
fonda, vicino una vecchia missione portoghese ormai abbandonata, si
intrecceranno i destini di Tew, Kidd, e della marina francese!
Da un diario manoscritto risalente alla fine
del XVII secolo ritrovato casualmente in una soffitta di un'abitazione
privata a Città del Capo, Sud Africa:
LE MEMORIE DEL CAPITANO TEW
24 gennaio 1696 – Dopo una fruttuosa stagione
di scorrerie e saccheggi nell'Oceano Indiano sbarcai con la mia ciurma
nell'isola di Madagascar per nascondere il bottino in una missione
portoghese abbandonata, ormai da tempo nostro rifugio. Con noi portavamo due
barili colmi di rum con l'intenzione di non far arrivare una sola goccia
dello sciacqua budella all'alba del giorno dopo, o almeno questi erano i
nostri piani.
La tana era vicina,
costeggiavamo la destra di una conformazione rocciosa e la sinistra della
giungla, trasportando a dorso di mulo il forziere mentre i barili venivano
fatti rotolare sul sentiero. Stavo interloquendo con la mia guardia del
corpo personale (nr testo incomprensibile) sul modo migliore per cucinare
una scimmia, quando oltrepassato il limitare della montagnola feci appena in
tempo a girare la testa alla mia sinistra per osservare a poche decine di
metri una linea di uomini con le loro bocche da fuoco puntate verso di noi.
Arrrr, per la barba di mia nonna! Francesi! Figli di cagna maledetti da Dio!
Sempre pronti a rovinare la festa. Che il mare li inghiotta in un sol
boccone! PUAH! (nr sul foglio in questo punto compare una macchia,
probabilmente catarro)
Presi alla sprovvista cominciammo a correre con
il peperoncino nelle chiappe verso la foresta in cerca di copertura, mentre
le pallottole sforacchiavano il barilotto che fummo costretti ad abbandonare
sulla strada. Il buon nettare cominciò irrimediabilmente a zampillare dai
buchi; che vergognoso spreco!
Ma questa non fu l'unica
sorpresa, perché il destino certe volte è funesto e spesso si burla di noi.
Raggiunta la giungla, dopo poche falcate i cespugli davanti a noi
cominciarono a muoversi e con un impeto pari solo a quello dei demoni
dell'inferno uno sciame di indigeni neri come l'anima del re d'Inghilterra
balzò fuori dalla vegetazione, urlando frasi che solo Satana ne conosce il
significato e brandendo lance così appuntite che potevano trapassare da
parte a parte un galeone spagnolo. Il mio cuore si arrestò per qualche
attimo, un brivido gelido mi attraversò la schiena e i miei gioielli di
famiglia salirono fino alla gola. Con un cambio di direzione che quasi mi
ruppe entrambe le gambe corsi verso i miei uomini rimasti protetti dietro la
montagna, urlandogli di arretrare e compattarsi per rispondere con la
polvere da sparo a quei luridi mangiatori di carogne. La stessa fortuna non
toccò a (nr testo incomprensibile) che non riuscì a sfuggire a quegli
assatanati. Chi gli stava vicino ed è riuscito a fuggire giura che lo hanno
ucciso a morsi e che dopo averne lacerato le budella a mani nude gli hanno
strappato il cuore che ancora batteva!
Arretrati formammo una linea di
fuoco per spedire quelle furie nel regno dei morti ammazzati, ma un non so
che sfrugugliò nelle loro menti primitive, e cambiando direzione si
lanciarono contro i Francesi! I Francesi sono così odiosi che solo a vederli
ti viene voglia di spaccargli la faccia.
Ora dovevamo raggiungere la
missione, punto fortificato dove avremmo potuto resistere a qualsiasi
assalto, anche se tutti gli angeli del paradiso armati di spade
fiammeggianti avessero deciso di rubarci il nostro bottino. Di gran lena
corremmo verso di esso, mentre i Francesi venivano fatti a pezzi da orde di
indigeni impazziti e urlanti. Ora, diciamocelo, se avessi raggiunto il forte
e da li terminato gli ultimi indigeni rimasti il finale sarebbe stato
scontato, così posso riferirvi che arrivati all'ingresso della missione, per
l'uncino di mia zia!, mi sono ritrovato faccia a faccia con William Kidd,
famigerato traditore e servo infame degli Inglesi. “Arrrr, traditore!” dissi
io “Arrrr, figlio di scrofa!” rispose lui e così cominciò l'inferno. Le
pallottole infestarono l'aria e c'era così tanto fumo da bruciare i peli del
naso. Chi ha coraggio è un eroe, ma gli eroi vanno presto sotto terra. Gli
uomini di Kidd erano troppi, così decisi saggiamente di fare dietro front
con i marinai rimasti a proteggere il forziere e raggiunsi la nave mentre la
ciurma di Kidd mi inseguiva per farmi la pelle. Qualche metro in meno e non
saremmo riusciti a salpare. Ah! La pirateria! Che Dio ci maledica.
Thomas Tew |