Borgo Salute

Seconda Guerra d'Indipendenza

Prime operazioni della Campagna del 1859

Nota Storica: La battaglia di cui si illustra il Battle Report, in verità non è mai avvenuta, ne tantomeno sono esistiti sia i reparti che gli ufficiali di cui si fa menzione. Si intenda, dunque, il tutto come una libera interpretazione da parte dell'arbitro degli eventi che portarono all'unità d'Italia

 

Situazione Strategica.

Le truppe del Gyulay iniziano la loro lenta marcia, attraverso la Lombardia, per giungere a contatto con le forze dell'alleanza Franco-Sabauda direttamente nei territori vicino Torino. Napoleone III è già sbarcato e si trova ad Alessandria. Vittorio Emanuele prosegue la marcia incontro al Gyulay. In questa prospettiva si trovano le forza che sono presenti al nostro tavolo. Nei pressi di Milano, in direzione del Piemonte, 2 Regimenti ridotti di Austriaci, mandati in avanscoperta per definire entità e presenza del nemico appena rivoltatosi, giungono nei pressi di un piccolo borgo (Borgo Salute), la cui importanza strategica è chiara grazie alla presenza di un magazzino pieno di polveri e munizioni.

In questa situazione, l'Oberst W. Brughenschalft e l'Oberst Lieutenant K. Valhausen, ricevono ordini perentori di occupare in velocità sia il borgo che il centro di rifornimento e una volta giunti a destinazione, resistere ad eventuali sortite del nemico, fino al sopraggiungere dei corpi d'armata austriaci.

Contemporaneamente, grazie alle voci di alcuni contadini locali, un piccolo contingente di soldati italiani, nei pressi dei borghi di confine, si riunisce, formando 2 reggimenti completi di linea e un reggimento indipendente di Fanteria Leggera (Bersaglieri e Cacciatori) e Cavalleggeri. Suddivise le unità leggere tra i due Colonnelli italiani, il Furfante e il Maddado, il piano generale consiste, data la superiorità numerica a loro favore, di forzare il blocco Austriaco e riprendere possesso del borgo e del centro di rifornimento, prima dell'arrivo dei Corpi Austriaci.

 

 

Vediamo dunque che nel lato austriaco, mentre l'Oberst Lieutenant K. Valhausen decide di entrare in maniera perentoria, in colonna di marcia, con i due reggimenti di linea preceduti dal battaglione di KaiserJager, direttamente verso il borgo, l'Oberst W. Brughenschalft effettua un aggiramento dietro al bosco a nord, cercando un lato ove poter prendere alle spalle il centro di rifornimento.

Da parte Piemontese, invece, nonostante la superiorità numerica e l'elevato numero di unità leggere, si sceglie di effettuare un attacco in massa, con il 1 RGT del Maddado intento all'avanzata e alla conquista di Borgo Salute.

 

 

Nella seconda figura notiamo come agevolmente e senza ostacoli i reggimenti austriaci riescano a posizionarsi sia nel borgo che nelle vicinanze del centro rifornimenti. Anche se con qualche manovra, il Brughenschalft riesce a piazzare le due batterie a piedi, che si riveleranno fatali per le truppe piemontesi. Dall'altro lato dello schieramento, mentre assistiamo all'ingresso in campo del 2 RGT del Furfante, che spiega le sue forze in maniera cauta ma posizionandole al centro del campo di battaglia, il Maddado spinge le sue unità fin sotto la collina, su cui riposa il borgo, destinando un piccolo reparto, formato da Cavalleggeri e un btg, ad un aggiramento alle spalle del borgo stesso. Ma l'Oberst Lieutenant K. Valhausen è stato accorto nel piazzare una batteria proprio in direzione dell'avanzata della colonna piemontese, cogliendola in una formazione che per sua natura risulta essere inappropriata al fuoco del cannone. Nonostante le perdite elevate, però, l'azione di aggiramento ha successo e le unità si trovano alle spalle del borgo, manovra questa che ha costretto il Valhausen a distrarre uno dei due btg dal fronte del borgo, per difenderne le terga.

 

Stanco di subire perdite, finalmente il Furfante va all'assalto ma le integre linee del Brughenschalft resistono e arrecano perdite ai battaglioni italiani che adesso devono indietreggiare. Giust'appunto la batteria ridotta degli austriaci finisce le munizioni. Ma il magazzino è ancora in mano imperiale e i rifornimenti giungono immantinente.

Nel frattempo il Maddado, con le unità che hanno effettuato l'aggiramento inizia un fuoco incessante. Le perdite tra le fila austriache non sono notevoli, ma vuoi per l'attesa estenuante dei rinforzi che non giungono, vuoi un po per il trovarsi i fianchi e il retro dello schieramento minacciato, il battaglione posto a difesa del lato ovest del borgo rompe il morale e abbandona le posizioni difensive, dirigendosi verso la grande collina a nord ovest. Alla vista di questo successo, per l'ennesima volta, il Maddado incita i suoi uomini ad assaltare il lato est del borgo e per l'ennesima volta viene respinto. Il Valhausen può dirsi soddisfatto, anche se mai e poi mai si sarebbe aspettato la fuga così repentina del battaglione di riserva dalla cittadina!

Il tempo trascorre velocemente mentre si combatte e i soldati appena si accorgono quando il sole inizia lentamente a calare all'orizzonte. A quest'ora l'armata austriaca avrebbe dovuto essere qua, sostengono tra loro i due Colonnelli austriaci!

Stanchi e demoralizzati, però ancora combattivi, i comandanti piemontesi ordinano alle proprie truppe di schierarsi in linea e di effettuare un fuoco di fucileria incessante, puntando molto sulle abilità di tiratori di Beraglieri e Cacciatori. Su tutta la linea del fronte si odono continui schioppi di moschetto. Le perdite per gli austriaci diventano consistenti. Il Brughenschalft però resiste e ricambia il servizio al suo diretto avversario, il Furfante.

Il Valhausen, invece, subisce molte perdite, e non essendo in grado di tenere oltre la coesione dei propri uomini vede anche il secondo btg cedere di morale e allontanarsi dal borgo. E' il momento di esultare, per gli spossati soldati del colonnello Maddado. Finalmente gli Austriaci si ritirano! Ma proprio quando giunge loro l'ordine di occupare il borgo, un messaggero riporta la notizie che "ingenti forze austriache quantificabili approssimativamente in un corpo d'armata stanno entrando dalla grande collina a nord ovest". Per cui con il cuore in mano e le lagrime agli occhi mentre i crampi attanagliano le gambe e gli stomaci, viene suonata la ritirata!

 

Il terreno dello scontro

 

Ordini di battaglia

ITALIANI

 

Reggimento 1

C.de Daniele Maria Furfante

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

 

Bersaglieri (3 basi SK; Arma: MR; Scelti)

Bersaglieri (3 basi SK; Arma: MR; Scelti)

 

Cacciatori delle Alpi (6 basi; Arma: MR; Scelti)

 

Reggimento 2

C.de Antonio Giuseppe Maddado

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

Fanteria di linea (5 basi; Arma: ML; Veterani)

 

Bersaglieri (3 basi SK; Arma: MR; Scelti)

 

Cavalleggeri (2 basi; Scelti)

 

AUSTRIACI

 

Reggimento 1

C.de Konrad Valhausen

Fanteria di linea (8 basi; Arma: MR; Veterani)

Fanteria di linea (8 basi; Arma: MR; Veterani)

 

Kaiser Jager (2 basi; Arma: MR; Veterani)

 

Batteria di artiglieria a piedi

 

Reggimento 2

Fanteria di linea (8 basi; Arma: MR; Veterani)

Fanteria di linea (8 basi; Arma: MR; Veterani)

 

Kaiser Jager (2 basi; Arma: MR; Scelti)

 

Batteria di artiglieria a piedi

Batteria di artiglieria a piedi ridotta

Le immagini

 


Data realizzazione dello scenario: Settembre 2007

Ideatore: Luca Mazzamuto 

Regolamento: Savoia!

Scala: 15mm.

Battle report a cura di: L.Mazzamuto (testo e grafica), D.Oliva (foto)