Rendsburg - 1700

(Ipotetica battaglia avvenuta nel corso dell’invasione della provincia dell’Holstein, molto liberamente ispirata a fatti storici)


All’alba del nuovo secolo, la Svezia è sostanzialmente padrona del Baltico. Lunghe campagne militari, a partire dalla metà del 1500, avevano portato sotto il dominio della Corona svedese prima le province della Carelia, dell’Ingria, dell’Estonia e della Livonia e poi la Pomerania occidentale, la regione di Wismar, il Ducato di Bremen e Verden. Alla Danimarca e alla Norvegia vennero sottratte tutte le province a nord del Sound.

L’avvento al trono alla fine del ‘600 del giovane Carlo XII° lascia presagire nuove ed ulteriori campagne volte a consolidare ed ampliare il predominio svedese nell’area. Nel tentativo di prevenire una simile evenienza la Sassonia (il cui Elettore è da poco anche Re di Polonia), ed il regno di Danimarca-Norvegia, con il sostegno della Russia di Pietro il Grande, decidono di invadere la provincia svedese dell’Holstein-Gottorp. Lo scopo dichiarato è quello di costringere sulla difensiva Carlo XII° in attesa del contemporaneo intervento russo nelle province baltiche, nella speranza di una vittoria decisiva che costringesse la Svezia ad una pace svantaggiosa. E’ iniziata la Grande Guerra del Nord…

Rendsburg – 1700

E’ l’alba quando le avanguardie delle colonne alleate in movimento comunicano ai comandi che nella piana è accampato l’esercito svedese uscito dai propri quartieri nell’intento di dare quanto prima battaglia campale all’invasore. Nel primo mattino, partiti gli ordini dalla tenda di Carlo XII° (Giuseppe) e dal comando dell’elettore Augusto di Sassonia (Lukam), i due eserciti si trovano così schierati: gli svedesi schierano sulla loro destra l’ala al comando di Lord Rehnskold (Falco, poi Daniele), al centro le truppe del gen. Hamilton (Giuseppe, poi Dario) e alla sinistra il corpo di Lord Lewenhupt (Tony).

Gli alleati decidono di entrare in battaglia con il gen. Graf von Flemming (Juan) alla loro destra, il centro affidato alla formidabile cavalleria polacca guidata dal Grande Hetman della Corona polacca (Lukam) e alla sinistra il corpo del gen. Von der Schulemburg (Riccardo).

Sono le ore 9.00 quando le avverse schiere muovono decisamente l’una contro l’altra. Le divisioni svedesi, composte da agguerriti battaglioni di veterani sostenuti da reggimenti di dragoni, sono le prime a portarsi a distanza ravvicinata dalle linee nemiche, tuttavia i reggimenti di cavalleria svedese, lanciati troppo in avanti da lord Lewenhupt e da lord Rehnskold, vengono duramente respinti con severe perdite: la fanteria sassone e polacca del von Flemming, con precise e micidiali scariche di fucileria, distrugge un reggimento di dragoni svedesi mandandone in rotta altri due. Al centro, alcuni reggimenti di pancerni polacchi, sostenuti sul fianco dalla fanteria danese, compiono stessa strage dei dragoni svedesi dell’ala destra. Quest’ultimo evento determina l’aprirsi di una pericolosa falla nello schieramento svedese, tra il centro e la destra. Carlo XII° impreca! Proprio nel momento in cui i suoi gagliardi battaglioni di fanteria stanno respingendo con gravissime perdite i sassoni-polacchi del von Flemming!

D’altronde voler coprire tutto il fronte con un esercito più piccolo sapeva essere una scelta azzardata, ma erano secoli che i Re svedesi cercavano battaglia a viso aperto, e non sarebbe stato lui a cambiare le cose… Ma quel buco al centro può essere devastante: che le truppe del gen. Hamilton muovano subito verso destra a ricongiungersi con lord Rehnskold, sfruttando la protezione dalla cavalleria polacca offerta da quella palude che giace proprio al centro del campo di battaglia.

L’Elettore Augusto si accorge dell’insperata opportunità offerta dal cedimento dei dragoni svedesi. La sua ala destra, nonostante le gravi perdite, sembra reggere. Occorre dare subito ordine al Gran Hetman di lanciare i suoi ussari alati e i suoi reggimenti di pancerni a sfruttare quel buco. Tuttavia i possenti reggimenti di cavalleria polacca avanzano con poca decisione: l’Hetman esige che venga mantenuto l’ordine nelle linee e che i reggimenti non perdano il contatto l’uno dall’altro con il rischio di caricare il nemico alla spicciolata: lo svedese deve assaggiare tutta la potenza del ferro polacco. Tale esitazione permette a Carlo di ricomporre una parvenza di linea e gli scontri che avvengono al centro, seppur violenti, non sembrano propendere verso nessuno dei contendenti.

Sono le 13.30 quando, ristabilita la situazione al centro e rimanendo sostanzialmente in equilibrio lo scontro sulle ripide colline alla destra del campo tra i danesi dello Schulemburg e gli svedesi di Rehnskold (impegnati in continui cambi di formazione, come se fossero in addestramento), giunge notizia che la divisione del Lewenhupt, stanca e logorata, si sta ritirando di fronte alla fanteria sassone-polacca, a sua volta troppo provata per tentare un deciso sfondamento. La fanteria svedese, imbattibile in mischia, sta dimostrando di subire l’efficace fuoco di moschetteria del nemico.

Carlo XII° invia immediatamente un proprio ufficiale con il compito di ordinare a Lewenhupt di riordinare i propri battaglioni e riprendere il proprio posto nella linea di combattimento, e nel frattempo riflette su come utilizzare il proprio centro, ancora intatto e che può contare sui battaglioni della Guardia, per chiudere la giornata.

L’Elettore Augusto ha osservato il cedimento della sinistra ed il sostanziale immobilismo della destra svedesi, mentre i suoi magnifici reggimenti di cavalleria pesante polacca sembrano giostrare al centro del campo: stanno per partire nuovi ordini per le sue divisioni, è ora di dare la spallata definitiva!

Dal lato svedese partono rapidi i nuovi ordini: tenere alle ali, sostenere al centro l'impeto della cavalleria polacca per poi respingerla e convergere verso una delle ali. E' davvero l'ultima carta, l'ala destra è davvero provata e giunge improvviso lo schianto della divisione di Lord Rehnskold. Sono le 14.30 quando Carlo nota i battaglioni alla sua destra fuggire dal campo. Invia immediatamente uno dei suoi più fidi ufficiali a tentare di recuperare la situazione e verso le 15.30 ciò che resta della divisione è nuovamente schierata, ma senza che possa opporre alcuna seria resistenza ai danesi, il cui grosso inizia una conversione al centro. A fine giornata dell'intera divisione di Rehnskold l'unico battaglione a non essere distrutto dalla inesorabile pressione danese è il battaglione Ostgota, che coprirà sino a notte fonda la fuga dei propri camerati!

Augusto nel frattempo ha scatenato la cavalleria polacca al centro: nonostante le ingenti perdite subite dai reggimenti di Pancerni (3 saranno interamente distrutti e altri 3 quasi allo stremo), l'impeto degli ussari alati riesce a scardinare l'esile difesa del centro svedese. Chiuso sostanzialmente in quadrato, il Gen. Hamilton gioca la carta della Guardia: i 4 battaglioni vengono lanciati contro il polacco, ma la situazione già di per sè critica, aggravata dalla forte inferiorità numerica, si dimostra impossibile da sostenere dopo la distruzione dei due battaglioni dei granatieri della Guardia ad opera dei reggimenti di ussari.

E' a questo punto, nel momento di massima criticità, che alla sinistra dello schieramento svedese avviene qualcosa di inspiegabile. La divisione di Lewenhupt, ripresasi dalla confusione derivata dal primo movimento di ritirata avvenuto nella tarda mattinata, sta colpendo duramente la divisione sassone-polacca dello Schulemburg, le cui unità sono state quasi tutte interamente distrutte dalla formidabile fanteria svedese. Lo Schulemburg è rimasto a tenere caparbiamente la posizione quasi esclusivamente con la Guardia Sassone, sta per cedere quando gli viene riferito che Lord Lewenhupt ha abbandonato il campo con il suo seguito! L'ala sinistra svedese è rimasta senza comando e i colonnelli comandanti i battaglioni decidono di fermare la pressione contro il nemico, lasciando al suo destino il Re Carlo XII°.

Sembrerebbe che Lewenhupt, gravemente offeso da un messaggio personale fattogli recapitare dallo Schulemburg tramite un ufficiale sassone conoscente di entrambi, abbia ritenuto di non dover più combattere contro un nemico ritenuto indegno e abbia chiesto formale soddisfazione. Lo Schulemburg, a sua volta offeso dal comportamento disonorevole dell'avversario, accettò in seguito di dare giusta soddisfazione: alcuni testimoni oculari raccontano che la sfida avvenne due mesi dopo i fatti presso Dresda, dove i due si sfidarono a chi riuscisse a mangiare più spaghetti all'amatriciana. Stremati, dopo oltre 100 kg di pasta ingurgitata senza che nessuno dei due riuscisse a prevalere sull'altro (proprio come sul campo di battaglia di Rendsburg), decisero di ricomporre amichevolmente lo screzio...

Tornando ai fatte d'arme avvenuti a Rendsburg, crollata verso le 16.00 ogni speranza di poter salvare la giornata (anche a seguito della cattura della grande batteria di artiglieria pesante svedese posizionata tra il centro e la sinistra), Carlo ordina la ritirata generale.

La sconfitta svedese è stata netta, seppur pagata a caro prezzo dagli alleati: praticamente l'intero nucleo di veterani che componeva il forte ed addestrato esercito svedese è andato perduto, come pure tutta la cavalleria e l'artiglieria. La pace con danesi e sassoni appare indispensabile, almeno per tentare di frenare le ambizioni russe ad est. Ampie concessioni territoriali (sicuramente lo Holstein e porzioni della Pomerania) significheranno la fine del predominio incontrastato svedese sul Baltico.

Perdite svedesi: 85 punti (ala destra perdite ad oltre 1/2; centro perdite ad oltre 1/2; ala sinistra perdite a quasi la metà).

Perdite alleate: 69 punti (ala destra perdite a meno di 1/4; centro perdite a 1/3; ala sinistra perdite ad oltre metà).

Menzione speciale sul bollettino di guerra: Per la divisione danese guidata dal Generale Graf von Flemming (Riccardo) per aver subito solo 4 punti di perdite ed averne inflitti all'avversario svedese ben 34!)

Il terreno dello scontro e gli schieramenti iniziali

 

 

Ordini di battaglia

Elettore Augusto di Sassonia, Re di Polonia

 

Ala Destra (DANESI)

Gen.Comandante: Graf von Flemming

 

1°Linea

Battaglione Stockrad;

Battaglione Wartensleben;

Battaglione Erbprinz

 

2°Linea

Battaglione Efferen;

Battaglione Rehbinder;

Battaglione Barbo

 

3°Linea

Corazzieri Leibregiment;

Corazzieri Wieser;

Corazzieri Spiegel;

Dragoni Erbprinz

Dragoni Aurochs

 

Centro (POLACCO-SASSONI)

Gen.Comandante: Grand Hetman della Corona di Polonia

 

1°Linea

Reggimento Prince Kostantyna Hussars; Reggimento Prince Aleksandra Hussars; Reggimento King’s Hussars

 

2°Linea Sassone

Battaglione. Sachsische Garde;

Battaglione. Polnische Garde;

Battaglione. Kurprinz;

Battaglione. Sacken;

Battaglione. Reuss


 

3°Linea

Reggimento Koniecpolski Pancerni;

Reggimento Rzewuski Pancerni;

Reggimento Chamberlain of Lwow Pancerni; Reggimento Castellan of Chelm Pancerni

 

Artiglieria

Batteria 1 leggera sassone;

Batteria 2 leggera sassone;

Batteria 1 pesante sassone

 

Ala Sinistra (POLACCHI)

Gen.Comandante: Gen. Von der Schulemburg

 

1°Linea Sassone

Reggimento Miaczynski Dragons;

Reggimento Bohuslaw Dragons;

Reggimento Groben Dragons

 

2°Linea Polacca

Battaglione. Hetman's Banner;

Battaglione. Palatine of Belsky;

Battaglione. Lubow's Banner;

Battaglione. Karkow's Banner

 

3°Linea Polacca

Reggimento Palatine of Krakow Pancerni;
Reggimento Palatine of Sandomierz Pancerni;
Reggimento Palatine of Kalis Pancerni;
Reggimento King's Pancerni;

Reggimento Rotmistrz Ruszczyc Light Cavalry

Re Carlo XII°

 

Ala Destra

Gen.Comandante: Lord Rehnskold

 

1°Linea

Battaglione. Skaraborgs;

Battaglione. Sodermanlands;

Battaglione. Upplands;

Battaglione. Ostgota

 

2°Linea

Battaglione. Kronobergs I°;

Battaglione. Jonkopings;

Battaglione. Osterbottens

 

3°Linea

Reggimento Dragoni Schlesiska;

Reggimento Dragoni Pommerska;

Reggimento Dragoni Verdiska

 

Artiglieria

Batteria 1 leggera;

Batteria 2 leggera

 

Centro

Gen.Comandante: Gen. Hamilton

 

1°Linea

Battaglione. Dalregement;

Battaglione. Kronobergs II°;

Battaglione. I° Granatieri Guardia;

Battaglione. II° Granatieri Guardia;

Battaglione. I°Guardia;

Battaglione. II° Guardia

 

2°Linea

Reggimento Dragoni Guardia;

Reggimento Dragoni Stenbocks;

Reggimento Dragoni Duchers

 

Artiglieria

Batteria 3 leggera;

Batteria 4 leggera

 

Ala Sinistra

Gen.Comandante: Lord Lewenhupt

 

1°Linea

Battaglione. Bjorneborgs;

Battaglione. Halsinge;

Battaglione. Vasterbottens;

Battaglione. Savolax

 

2°Linea

Battaglione. Nylands;

Battaglione. Abolans;

Battaglione. Kalmar

 

3°Linea

Reggimento Dragoni Livlandske;

Reggimento Dragoni Schwerin's;

Reggimento Dragoni Meierfelts

 

Artiglieria

Batteria 5 leggera;

Batteria 6 leggera

Le immagini

 

 

Data realizzazione dello scenario: Ottobre 2007

Ideatore: Andrea Porchera

Regolamento: Prinz Eugen

Scala: 6 mm. 

Battle report a cura di: A.Porchera (testo), C.Cozzolino (foto)