INTRODUZIONE
Nei primi giorni del 1940, gli Alleati concepivano il piano di catturare il porto norvegese di Narvik e le miniere di ferro svedesi di Gallimare, allo scopo di privare la Germania della sua principale fonte di minerale di ferro. Per violare la neutralità di questi due Paesi, concepivano l’idea di giustificare l’operazione con la necessità di rifornire di armamenti la Finlandia, impegnata nella Guerra d’Inverno contro i Sovietici. Arresasi la Finlandia, la preparazione dell’operazione proseguiva, con l’intento di occupare comunque Narvik ed i principali porti della Norvegia Settentrionale a partire dal 10 aprile.
Per le ragioni opposte, ed anche per assicurare il traffico sicuro dei corsari, dei battelli subacquei e dei rifornitori per il Nord Atlantico attraverso i passi d’Islanda, i Tedeschi progettavano una analoga operazione, denominata Weserübung (= Esercitazione Weser), che doveva raggiungere gli obiettivi norvegesi alle prime ore del 9 aprile.
Alle prime ore del mattino del 9 aprile 1940, i 10 Cacciatorpediniere della 2^ Flottiglia del Commodoro BONTE, sbarcavano a Narvik il Gen. Eduard DIETL, Comandante della 3^ Divisione da Montagna (Gebirgsjäger Divisione nr. 3), con il 139° Rgt.f.mon. (GJR 139) ed il 112° Rgt.a.mon. (GAR 112). La guarnigione di Narvik, con il Comando ed 1 Cp. del I/14° Rgt.f. della 6^ D.f. veniva catturata. Due Compagnie del medesimo Battaglione scampavano alla cattura e si schieravano a sbarramento della ferrovia Narvik-Gallimare. Immediatamente dopo lo sbarco, Alpini tedeschi occupavano anche il deposito d’armi e munizioni principale della 6^ D.F. norvegese, situato a Elvegaardsmjœn, pregiudicando così il corretto svolgimento della mobilitazione. Immediatamente, il I e II/139° procedevano verso Nord ed Est per estendere il perimetro di difesa e mettere in sicurezza la ferrovia.
SCENARIO
Alle prime ore del 10 aprile, un Gruppo da combattimento tedesco si rimette in marcia per occupare il passo Lapphaug. Tale manovra sarà contrastata da elementi del 14° Rgt.F. Norvegese, che però è privo di mitragliatrici e mortai, che sono rimati nel deposito catturato dai tedeschi.
Le condizioni meteo e del terreno non sono ottimali, e le attrezzature in dotazione spesso sono inadeguate, in particolare:
- Il passo è sito fra due tratti di montagna intransitabile, con pareti a picco;
- Il tempo è coperto, con nuvole basse: perciò, le cime dei monti ai lati del passo sono avvolte da nuvole;
- La temperatura è sotto zero: a mezzogiorno raggiunge il massimo di -2°;
- Laghi e ruscelli sono ghiacciati;
- La neve è alta oltre 3 metri. Solo sul sentiero che sale al passo, la neve è ridotta a qualche centimetro;
- Tutti i Norvegesi sono dotati di racchette da neve;
- Parte degli Alpini Tedeschi sono dotati di racchette, e parte di sci. Gli Artiglieri tedeschi non sono dotati né di racchette, né di sci.
Data la cattura del deposito di Elvegaardsmjœn, i Norvegesi non sono dotati di armi di accompagnamento (mitragliatrici e mortai), ma solo di armi individuali e di squadra (LMG). Lo scenario dura 30 turni.
Obiettivo per entrambi i contendenti è il possesso del passo al 30° turno.
LO SCONTRO
Gli Osservatori del tiro Norvegesi sono in grado di osservare sin dalle prime fasi della battaglia la posizione degli osservatori Tedeschi, che sono quindi subito fatti segno al tiro dei cannoni e anche di un cecchino, ma senza danni. Anche la Compagnia sciatori è fatta segno ad efficace fuoco difensivo norvegese dal bosco EE.
Il cecchino norvegese è presto eliminato da un omologo tedesco, ma l’Osservatore tedesco non riesce ad individuare prontamente il suo avversario norvegese. Preferisce perciò ingaggiare la Compagnia Armi pesanti norvegese, che si trova allo scoperto. Questa, pur subendo perdite, manovra sulla propria destra per trovare copertura verso il bosco EE, venendo nel frattempo ingaggiata anche dal plotone MMG tedesco. Lo scontro fra la compagnia sciatori tedesca e la 1^ compagnia Norvegese in EE volge al meglio per i difensori, nonostante le perdite. L’artiglieria norvegese volge la propria attenzione verso i mitraglieri tedeschi, che vengono annientati; ciò concede ai Tedeschi il respiro necessario ad inquadrare con una concentrazione di cecchini, armi di accompagnamento e artiglieria sugli osservatori Norvegesi, che vengono a loro volta distrutti. Sul lato destro tedesco (lato E), intanto, la 2^ Compagnia Tedesca avanza senza resistenza, protetta dal fumo dei mortai. I Rocciatori scalano la parete di accesso ai laghi e riscontrano che la zona non è presidiata.
Ridiscendono quindi per raggiungere l’epicentro dello scontro.
Per poter utilizzare il potenziale di fuoco delle Batterie. Il Comando del III Gruppo norvegese si sposta sul ciglione del passo, per sostituire il Nucleo osservatori nella sua importante funzione, ma così facendo viene avvistato e distrutto dall’artiglieria nemica.
Nel frattempo, sulla sinistra tedesca la Compagnia sciatori viene annientata, pur infliggendo gravi perdite agli oppositori.
L’artiglieria norvegese, avendo perduto ogni possibilità di tiro indiretto, è praticamente silenziata, e si predispone ad effettuare tiro diretto contro le forze tedesche, qualora riuscissero a scalare al passo.
Le sanguinanti Forze Tedesche riuniscono ogni elemento ancora disponibile per effettuare un ultimo sforzo in avanti, con la 2^ Compagnia ed il Comando del Battaglione, ed iniziano a salire la china.
Vengono però ingaggiati su tutti i lati dalla 2^ e 3^ Compagnia e dai superstiti della 1^ Compagnia e della Compagnia Armi Pesanti Norvegesi. Lo scontro è durissimo. I Tedeschi continuando a subire perdite, devono testare una volta il morale e superano la prova. Anche i Norvegesi devono testare e tengono. Al secondo test i tedeschi subiscono il risultato “Pinned down” e perdono così ogni residua possibilità di vittoria.
CONSIDERAZIONI
Il gioco si è concluso al 12° turno, sui 30 programmati.
Le regole di “Rapid Fire” sono state adattate per tenere conto dell’impiego delle tute mimetiche e delle racchette da neve, così come della diversa potenzialità offerta dagli sci in piano, in discesa e in salita (il regolamento base prevede solo il movimento in pianura con gli sci).
L’arbitro ha escluso a priori per i Norvegesi la possibilità di utilizzare i monti ai lati del passo, ad esempio per posizionare gli osservatori di artiglieria al coperto da qualsiasi possibilità di essere scoperti: questi monti, infatti, sono stati resi intransitabili ed inoltre sono stati avvolti da nuvole basse. Se infatti le cime fossero state utilizzabili dai Norvegesi, i Tedeschi non avrebbero avuto alcuna possibilità nemmeno con Battaglione in più.
In base a tutte queste considerazioni, il gioco è risultato molto equilibrato nella determinazione delle forze assegnate ai giocatori: infatti, entrambi i giocatori hanno dovuto testare il morale e se i tedeschi avessero avuto a disposizione la 3^ Compagnia del Battaglione, avrebbero assolto la missione.
La fortuna nel lancio dei dadi ha civettato con entrambi i Giocatori, che hanno avuto in egual misura i loro alti ed i loro bassi.
E’ chiaro che entrambi i giocatori avrebbero potuto fare qualsiasi altra scelta tattica, ma fondamentalmente i Tedeschi erano costretti ad avanzare allo scoperto contro una posizione molto forte, anche se non fortificata. Avevano qualche vantaggio nella potenza di fuoco (pressoché doppia), nella protezione (giubbe mimetiche), nella mobilità (sciatori e rocciatori) e nel morale.
Pur essendo “Poor”, i difensori non avevano però alcuna necessità di esporsi e manovrare nella pianura o sulle pendici del passo, e potevano comunque contare su protezioni del terreno. La mancanza di armi pesanti da parte norvegese era compensata dalla strettezza dell’area focale dello scontro (il passo), a fronte della possibilità di concentrazione delle forze al coperto: in sintesi, se i Norvegesi si fossero tutti schierati al coperto dietro il passo, aspettando che i tedeschi fossero indeboliti dall’artiglieria mentre rastrellavano la pianura e salivano il sentiero, e si fossero limitati ad uscire sul crinale per sparare a corta distanza, non ci sarebbe stata storia. Proprio per evitare che ciò si verificasse, il plastico non dava spazio di schieramento dietro il passo.
Per come era lo schieramento effettivamente adottato dai Norvegesi durante la partita, se i Tedeschi avessero avuto il Battaglione completo con la 3^ Compagnia, ce l’avrebbero effettivamente fatta.
Ma è proprio questo il punto: nella realtà i Tedeschi quella Compagnia in più non ce l’avevano. Nella realtà, hanno comunque raggiunto il passo, costretto alla ritirata i Norvegesi, e non hanno subito quel 50% di perdite che invece gli sono state inflitte nel gioco.
Allora cosa è successo nella realtà: i Norvegesi erano tutti cianfuteri ed i Tedeschi erano tutti “Rambo”? E’ interessante come nelle nostre partite, l’andamento della Storia venga sovvertito, come ad esempio in Gettysburgh 2007. E’ probabile che i nostri regolamenti, per quanto complicati ed enciclopedici siano, non descrivano la realtà. Come dice Luca Marini, i wargames non sono delle simulazioni. O forse la realtà avrebbero potuto essere diversa.
Onore e Pace all’anima degli Eroi.
A noi rimane il divertimento di preparare il gioco e di giocare.
REGOLE PARTICOLARI
Movimento
Sul sentiero in piano, la velocità di tutte le truppe è di 9”; sulla salita o discesa dal passo è di 4”.
Fuori dal sentiero:
- gli sciatori muovono di 9” in piano, 12” in discesa dal passo, 2” in salita verso il passo;
- il personale dotato di racchette (tutti i norvegesi e alcuni Tedeschi) muovono di 3” in piano e di 2” in salita/discesa;
- il personale non dotato di sci/racchette ed i muli muovono di 1”;
- i rocciatori salgono/scendono di 2”.
E’ ovvio che quando ritenuto opportuno, sciatori e personale dotato di racchette può togliere/mettere tali attrezzi (senza costi aggiuntivi)
Tiro
A causa delle nuvole basse, gli obiettivi sulle cime dei monti non sono visibili, mentre dalle cime non è possibile vedere in basso.
Tute mimetiche
Il personale in tuta mimetica conta come in protezione leggera, nei confronti del tiro di armi portatili e LMG (è più difficile prendere la mira).
La distanza di avvistamento su personale in tuta mimetica completa è dimezzata; su personale dotato di sola giacca a vento mimetica è ridotta a due terzi.
Forze
I Tedeschi hanno un morale “Regular” in quanto, sebbene ottimamente addestrati ed equipaggiati, sono alla loro prima esperienza di combattimento.
I Norvegesi sono classificati invece “Poor”, perché male addestrati, e perché abbattuti dai rovesci del giorno precedente, e dalla notte all’addiaccio con temperature polari. Le tre Compagnie Fucilieri, inoltre, sono sotto forza (7 figure, anziché 8), perché non sono state raggiunte dai richiamati, il cui centro di mobilitazione era sito a Narvik, ormai in mano tedesca. La Compagnia Armi pesanti è tale solo di nome, perché priva di mitragliatrici e mortai.
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