- Novembre 1941 -

 

Dopo il fallimento delle operazioni Brevity (maggio 1941) e Battleaxe (giugno 1941), gli inglesi provano ancora una volta a spezzare l’assedio che circonda Tobruk fin dal mese di aprile. Nulla è lasciato al caso l’addestramento delle truppe è attento e meticoloso, la pianificazione strategica curata nei dettagli.

 

Il 18 novembre inizia l'offensiva inglese contro le truppe dell’Asse in Marmarica denominata Operazione “Crusader”.

Nelle prime ore del 19, venne ordinato alla 22a brigata corazzata di procedere su Bir el Gobi ed alla 7a di puntare su Sidi Rezegh.

A Bir el Gobi, un importante nodo di piste carovaniere, la divisione Ariete stava lavorando per disporre il proprio schieramento difensivo: avrebbe dovuto realizzare una linea difensiva con un semicerchio di capisaldi presidiati dai battaglioni bersaglieri rinforzati ad una decina di chilometri a sud del luogo. L’inizio dell’offensiva inglese coglie gli italiani non ancora trincerati e con un solo btg. di bersaglieri già sul posto.

 

Il piano italiano per la battaglia prevedeva i bersaglieri attestati a difesa intorno all’incrocio con il btg carri in avanzata sulla dx con l’intenzione di piegare vero il centro aggirando il nemico. Mentre gli inglesi attaccavano frontalmente con la 1 btg di fanteria tentando l’aggiramento sulla sx con i reparti esploranti su autoblindo, il bgt. carri e un altro btg. di fanteria che si muoveva più esternamente tentando di prendere di sorpresa lo schieramento avversario.

 

L’inizio dello scontro vede il VII/132 carri accompagnato dal 4° btg AA avanzare alla dx di Bir El Gobi, il 3° btg. Armi Pesanti avanzare verso Birl El Gobi per affiancare il V/8° già schierato e il XII/8° con il comando di rgt. avanzare sulla sx di Birl El Gobi per poi attestarsi a difese e coprire il fianco dello schieramento.

Gli inglesi dal canto loro avanzano decisi verso il centro italiano con il 1° KRRC, alla sua sx l’11° Ussari e il 4°CLY avanzano decisi.

 

Le prime fasi della battaglia vedono l’avvicinarsi delle unità corrazzate che avanzano le une contro le altre mentre il XII/8° con il comando di rgt prende posizione come previsto e il 4° btg AA raggiunge il V/8°.

Gli inglesi continuano la loro avanzata e si sparano i primi colpi.

L’impatto tra i 2 btg carri è frontale e senza esclusione di colpi. Si registrano le prime pesanti perdite tra entrambi gli schieramenti. Gli italiani, forti dell’appoggio dei cannoni da 90/53, sparano per primi facendo subito 2 perdite. Gli inglesi rispondono con i cannoni da 2pdr. dei Crusader, che, grazie alla maggiore gittata rispetto al 47mm montato sui carri italiani, riescono a far fuoco tenendosi a distanza di sicurezza.

Gli inglesi però continuano a farsi sotto per cui ora anche i carri italiani fanno fuoco con incredibile precisione. Le perdite sono ingenti da entrambe le parti ma sono gli inglesi a dover testare il morale e a cedere di schianto.

Al centro intanto prosegue la lenta avanzata del 1° King Royal Rifle Corps, accompagnato dal 102nd Anti Tank Rgt che si schiera sulla sinistra per poter far fuoco sui carri italiani.

Rimaste prive dell’appoggio dei Crusader, gli autoblindo dell’11° Ussari si lanciano alla carica dei carri italiani cercando di sorprenderli in un corpo a corpo e di metterli in fuga. Prevedibilmente il fuoco italiano scompagina le fila inglesi e i pochi autoblindo che arrivano a contatto sono spazzati via. Test morale e cedimento inglese!

Il fianco sinistro inglese è ora una voragine.

I carri italiani si lanciano nel buco lasciato dalle forze corazzate inglesi nel tentativo di prendere sul fianco il 1° KRRC, il quale prontamente si ritira evitando il confronto diretto.

Finalmente il 2° RB arriva sul campo di battaglia, facendo la sua apparizione alle spalle del XII/132° carri. E’ però troppo tardi, le forze inglesi rimaste sono sparpagliate e demoralizzate, si sta avvicinando l’imbrunire e la prudenza consiglia di raggrupparsi indietro per affrontare un altro giorno di battaglia.

«Fu così che la resistenza dell'Ariete cambiò tutto il corso dell'operazione Crusader».

Dirà il cap. Piscicelli che “alla sera di Bir El Gobi, l’Ariete non era più una somma di carri e di cannoni bensì un’unità spirituale fatta di quanto d’eroico vive nell’anima di ognuno, dal generale all’ultimo soldato”

Ordini di battaglia

Divisione Ariete

 

132º Reggimento, VIIº  Battaglione

HQ+3 Compagnie M13/41+Recon (AB41)

 

Reggimento Antiaereo, IVº Battaglione

1 Comp.Leggera (20/65mm.)

1 Comp.Pesante (90/63mm.)

 

8º Reggimento Bersaglieri, HQ

HQ (Camion) + Recon (Moto SMG) + Comp. Armi Pesanti (Mortai 81mm.)

 

8º Reggimento Bersaglieri, XIIº Battaglione

HQ (Camion) + Recon (Moto SMG)

2 Compagnie di Fanteria + 1 Compagnia AT (47mm.)

 

8º Reggimento Bersaglieri, Vº Battaglione

HQ (Camion) + Recon (Moto SMG)

2 Compagnie di Fanteria + 1 Compagnia AT (47mm.)

 

Reggimento Armi Pesanti, IIIº Battaglione

HQ (Camion) + Recon (Moto SMG)

Comp. AA (20/65mm.) + Comp.Mortai (81mm.) + Compagnia HMG

 

3º Gruppo di Artiglieria (fuori mappa)

1 Batteria 105 mm. (5 missioni di fuoco)

7th Armoured Division

 

22nd Brigade, CLY4 Btg.

HQ (Crusader) + Recon (Scout Cars)

3.- Tank Squadron (Crusader)

 

22nd Brigade, 11th Hussars

HQ (AEC Mk1)

3.- Recce Squadron (AEC Mk1)

 

22nd Brigade, 1st KRRC

HQ (Camion + Mortaio 3"+HMG)

3.- Compagnie Motorizzate di Fanteria

 

22nd Brigade, 102nd Antitank Rgt.

1.- Batteria 2 Pdr.

 

22nd Brigade, 2nd Rifle Brigade

HQ (Camion + Mortaio 3"+HMG)

3.- Compagnie Motorizzate di Fanteria

 

22nd Brigade, 1st LAA

2nd Battery (Bofors AA Gun)

 

2nd Armored Division, 4th Art.Rgt. (fuori mappa)

1.- Batteria 25 Pdr. (5 missioni di fuoco)

 

Le immagini

 



Data realizzazione dello scenario: Gennaio 2007

Ideatore: Tommaso Simoni

Regolamento: Spearhead

Scala: 6 mm.

Battle report a cura di: Tommaso Simoni (testo e grafica), T.Simoni, L.Mazzamuto (foto)